Siamo parititi dall'assioma … "i prossimi tuoi clienti assomiglieranno agli ultimi tuoi clienti". Gli ultimi nostri clienti erano commercianti che anticipavano i tempi e quindi da qui l'idea di scatenare una Guerriglia Marketing per scovare i commercianti anticipatori!
L'idea è scaturita da diversi Brainstorming fatti nei sei mesi precedenti il lancio dell'iniziativa. Durante le riunioni di Brainstorming è stata utilizzata la tecnica dei "sei cappelli" di Edward De Bono.
Abbiamo creato una suspense in tutta la città di Taranto per 20 giorni, dal 08 gennaio al 28 gennaio. In questi venti giorni abbiamo "attaccato" la città con il tormentone "Attenzione sta arrivando l'influencer".
Pre-Guerriglia Marketing:
La comunicazione (6x3, volantini, dirigibile, ecc.) che ha preceduto la guerriglia vera e propria sui negozi di Taranto è stata volutamente vaga. La città è stata invasa dal termine Influencer. Il termine influencer ha fatto parlare la gente, l'ha incuriosita, l'ha intrigata, l'ha preoccupata e soprattutto ha fatto nascere la seguente domanda “di che cosa si tratta?” Lo scopo, infatti, era quello di coinvolgere ("effetto sorpresa"), di far parlare di sé ("viral diffusion"). Grazie all'originalità e all'effetto sorpresa, il messaggio ha scaturito forti elementi virali e si è diffuso talmente tanto e in maniera così violenta con il passaparola, che i cittadini di Taranto hanno scomodato le forze di sicurezza (Carabinieri, Digos ecc.) per capire cosa fosse questo misterioso e "pericoloso Influcencer"!
Guerriglia Marketing:
Per i commercianti, invece, il termine Influencer a posteriori doveva essere associato ad una cosa positiva. Anche se la comunicazione e la grafica non doveva svelarlo apertamente. Solo il commerciante doveva scoprire via via che il termine Influencer significava anticipatore, innovatore, ecc e doveva far scaturire la voglia di diventare un Influencer. Nell’ultimo giorno di Guerriglia Marketing, è stata fatta recapitare ai commercianti, di fronte alla vetrina "rotta da un mattone" una lettera con il magazine che svelava finalmente cosa avesse significato in questi 20 giorni il termine Influencer.
Post Guerriglia:
70.000 famiglie di Taranto hanno ricevuto una lettera con il nome di tutti i commercianti "Influencer". In tutte le comunicazioni fatte ai consumatori abbiamo trasmesso e comunicato la voglia di sapere chi sarebbero stati gli Influencer. Abbiamo fatto in modo che i negozianti avessero la voglia di diventare degli influencer in quanto c’era una spinta dal basso o un’aspettativa grande da parte dei consumatori.